Ciao {{ contact.NOME }}, buon primo del mese!
Quella che hai appena letto è una delle tante frasi che ho trovato sul Calendario Geniale e che spesso utilizzo per i miei post di LinkedIn.
Mi ha fatto riflettere e mi sono chiesta se fosse davvero così.
Il mondo del lavoro di oggi è sempre più permeato di nomi astrusi e complessi che, per lo meno nella mente di chi li crea, dovrebbero definire in modo preciso il ruolo che quella persona svolge in azienda.
Beh, io non so cosa ne pensi tu, ma a me spesso creano solo tanta confusione.
È un po’ come se la regola fosse: più è complesso e incomprensibile, più ci piace.
Che poi, a chi piace? Lo devo ancora capire 🤷♀️
Leggo sempre più spesso annunci di lavoro con Job Title lunghissimi per spiegare un ruolo per il quale basterebbero due parole o a volte una!
Senza aggiungere il fatto che lo stesso identico ruolo viene chiamato in dieci modi diversi in dieci aziende diverse.
Come si fa a non essere confusi 🤦♀️!
Essere e fare sono due cose ben distinte e sono fermamente convinta che essere conti molto più di fare.
Ma se riesci a trovare il modo di far coincidere chi sei e ciò che ti rappresenta con più elementi di quello che fai nel tuo lavoro, allora sì che avrai fatto bingo!
Questo significa fare in modo che ciò che fai ti possa rappresentare, che sia un riflesso di te in termini valoriali, cheti permetta di esprimere le tue attitudini e capacità personalie che la tua identità personale e professionale siano così allineate da sentire che non ci sia separazione tra loro ma aggregazione.
Ti faccio un esempio.
Qualche settimana fa mi ha scritto una persona che non sentivo da tanto tempo. Quando le ho chiesto come stesse, mi ha risposto:
“Bene…coach ancora per poco, ma bene”.
La prima cosa che mi è venuta da chiederle è stata: “Cosa significa ancora per poco? 🤔 Puoi smettere di fare la coach, di svolgere quella professione, ma non puoi smettere di essere una coach”.
Non mi risponde più.
Essere un coach è un atteggiamento, è un modo di vivere, di approcciare e affrontare la vita.
Quando capisci di esserlo e studi per diventarlo, professionalmente parlando, è come se iniziassi a guardare il mondo con occhi diversi e tornare indietro sarebbe come rimettersi i paraocchi.
Ti torna?
Permettimi di farti un altro esempio ancora…
Sabato sera, ad un evento organizzato dall’Università Popolare di Prato, chiacchieravo con una persona, un ingegnere, che ad un certo punto mi dice:
“Non so se voglio continuare a fare l’ingegnere. Il mio lavoro un domani sarà sostituito dalle macchine. Però so anche che se dovessi smettere, sarò sempre un ingegnere nello spirito, nella forma mentis e nell’approccio”.
Ho subito pensato: CHE GRANDE CONSAPEVOLEZZA! 🤯
Dico sempre che noi siamo prima di fare.
Tu sei prima del tuo lavoro. Sei una persona,ed è molto pericoloso identificarsi solo con il proprio lavoro.
È pericoloso quando non ti conosci, quando non sai chi sei.
Pensaci un attimo, cosa accadrebbe se dovessi perdere il lavoro?
Cioè, cosa accadrebbe se dovessi perdere l’unica etichetta che ti permette di avere un’identità?
Per questoè importante come prima cosa partire dal “sé”.
È importante anzitutto conoscersi, sapere cosa ti piace, quali sono le tue passioni, le tue attitudini, i tuoi punti forza, i tuoi valori.
Solo quando questi punti fermi diventeranno certezze allora sarai pront* ad affrontare la fase successiva, ovvero ad identificarti in ciò che fai.
Sarai pront* per mettere insieme la tua identità personale con quella professionale.
Sarai pront* per mettere insieme essere e fare.
L’Essere è la tua Stessa Polare ✨
Il fare può andare e venire, l’essere non se ne va, si evolve insieme a te.
Solo allora ti renderai conto che anche se un giorno quel lavoro che hai scelto non dovesse più soddisfarti, saprai comunque chi sei e saprai orientare la tua barca verso una nuova rotta seguendo sempre la tua Stella.
Se vuoi davvero che essere quello che fai ti renda felice, allora dovrai prima di tutto concentrarti sulla tua identità personale.
E se avrai fatto per bene i compiti il lavoro che sceglierai sarà una diretta conseguenza di chi sei, dei tuoi valori, delle tue passioni, delle tue convinzioni e di tutto ciò che ritieni sia giusto e importante per te.
Quindi a questo punto rispondi tu: alla fine sarà vero che tu sei quello che fai?
NI, dipende, perché a volte tu fai (un lavoro) che è conseguenza di chi hai deciso di essere, altre volte fai (un lavoro) che è l’antitesi di chi vorresti essere.
Sta a te decidere.
Buon inizio di NOVEMBRE !✨
Fede
Cosa succede se ti identifichi con il tuo lavoro e all’improvviso decidi di cambiarlo o lo perdi?
In questo video voglio raccontarti perché non è mai una buona idea farlo e qual è invece l’elemento più importante su cui concentrarsi.
✨ Bagliori di Ispirazione e curiosità
- Le 15 regole d’oro per negoziare un’offerta di lavoro
Un professore della Harvard Business School racconta 15 regole d’oro per negoziare un’offerta di lavoro. Alcune le ho trovate abbastanza scontate ma altre decisamente innovative, ad esempio “Non negoziate solo per negoziare” o “rimanete al tavolo“, entrambi concetti interessanti e sottovalutati. - Tecniche suggerite dalla scienza per non distrarsi e studiare in modo efficace
Anche se l’articolo è stato scritto pensando ai maturandi, lo trovo utilissimo per chiunque approcci allo studio e si ritrovi a dover riprendere in mano i libri per un esame, una certificazione o un corso di aggiornamento.
La scienza ci dice che non c’è un solo metodo per studiare ma sicuramente c’è un approccio più funzionale di un altro. - Cosa cercano i potenziali dipendenti italiani nel 2024
Una ricerca condotta da Randstad evidenzia come il driver più importante nella ricerca del lavoro sia ancora un buon equilibrio tra vita privata e lavoro. All’ultimo posto la possibilità di crescita professionale.
Interessante ricerca che evidenzia ancora un volta l’importanza del benessere personale prima di quello professionale, che ne diventa una diretta conseguenza. - Lucca Comics & Games
Fiera internazionale dedicata al fumetto, all’animazione, ai giochi e al fantasy.
Si tiene ogni anno a Lucca e quest’anno sarà dal 30/10 al 3/11.
Anche se non sei appassionat* di questi temi, consiglio a tutti di visitarla perché oltre ad essere la più importante del settore è un tripudio di persone travestite – i cosplayers – colori, divertimento e culture di mondi differenti, tra cui l’Oriente, così lontani da noi ma allo stesso tempo così vicini.
✨ Riflessi di Approfondimento
- How to make hard choices
In questo speech del TED, la filosofa Ruth Chang ci spiega come prendere decisioni difficili e di come l’essere umano le approcci spesso nel modo sbagliato. Un punto di vista davvero interessante e decisamente fuori dagli schemi.
- L’Allena-Mente
Anche se sono un po’ di parte perché Alessandro Mora è stato il mio Master Trainer di PNL, questo podcast è super interessante e spiega in modo semplice, attraverso aneddoti ed esercizi pratici, tecniche e benefici di una buona comunicazione con gli altri e con noi stessi. Super consigliato!
- Imparare a conoscere se stessi
In questo video Luca Mazzucchelli, psicologo e psicoterapeuta che seguo e stimo tantissimo, ci guida attraverso 5 domande alla scoperta di noi stessi.
Mi piace molto il suo approccio ed il modo semplice con cui riesce a spiegare anche concetti complessi.