Se quando pensi al lavoro senti che non ti rappresenta significa che è arrivato il momento di lavorare sulla tua identità professionale.
Ci sono giorni in cui alzarsi per andare al lavoro sembra una fatica immensa.
Non è solo stanchezza, è un senso profondo di insoddisfazione che ti accompagna anche quando torni a casa, svuotandoti di energie e lasciandoti un vuoto difficile da riempire.
La maggior parte delle persone lo ignora perché si convince che sia normale sentirsi così “ogni tanto”.
Il punto è che quella sensazione non è quasi mai passeggera, anzi, è sempre più persistente ed è come se più passasse il tempo e più aumentasse.
Sai perché succede? Perché è molto più semplice gestire un dolore che conosciamo e che possiamo controllare piuttosto che affrontare una situazione nuova, ignota, anche se quella situazione potrebbe portarci un’enorme felicità!
Mi chiedo se non ti sia stufat* di provarla e se non sia arrivato il momento di affrontarla.
Se ti riconosci in queste parole, sappi che non sei sol*.
Lavoro ogni giorno con persone che si sentono intrappolate in queste emozioni e non sanno come venirne fuori e la mia esperienza mi dice che questo accade soprattutto quando svolgiamo un lavoro che non ci rappresenta.
Ma cosa significa fare un lavoro che non ci rappresenta? Significa che non è in linea con i tuoi valori, con il tuo essere e con ciò che vorresti fare nella vita.
Ma ho una bella notizia per te: c’è una via d’uscita!
In questo articolo esploreremo insieme come superare la paura di cambiare lavoro, trovare il coraggio di prendere una decisione e costruire un percorso che ti faccia sentire appagat* e utile.
Ah, una premessa.
Affinché quello che ti dirò possa avere una possibilità di funzionare, devi volerlo davvero. Ogni parte del tuo corpo deve volere questo cambiamento perché se così non fosse…beh, nulla di quello che leggerai potrà prendere forma.
Pront*?
Perché è così difficile cambiare lavoro?
Cambiare lavoro è una delle decisioni più importanti e delicate della vita. Ci sono passata. Spesso ci troviamo bloccati per una combinazione di fattori emotivi, pratici e sociali.
👉🏻 Paura dell’incertezza: lasciare un lavoro, per quanto insoddisfacente, significa uscire dalla propria zona di comfort e non sapere esattamente cosa troveremo.
Grazie ai mezzi di informazione possiamo fare delle valutazioni accurate sulle aziende, come scoprirne ad esempio i valori e la cultura, ma sapere come andrà resta comunque un’incognita.
👉🏻 Pressione sociale: avere un lavoro stabile è spesso considerato un traguardo e la società tende a scoraggiare il cambiamento.
Dimmi la verità: quante delle persone accanto a te ti stanno dicendo che fai bene a cambiare lavoro? Magari hai anche un contratto a tempo indeterminato e guadagni bene.
Questa è una frase che ho letto qualche settimana fa in un post di Reddit in cui una persona chiedeva un consiglio se o meno cambiare lavoro:
“Il mio consiglio è di restare dove sei, specialmente se l’ambiente è positivo!”.
Come fa una persona a dare un consiglio come questo basandosi su un semplice post 🤔? E se non fosse l’ambiente il problema ma qualcosa di più profondo?
Dobbiamo sempre fare molta attenzione ai consigli che ci vengono dati. Nessuno vive la nostra situazione e nessun a parte noi sa davvero cosa sia importante e cosa vogliamo per la nostra vita!
Autostima compromessa: lavorare in un ambiente tossico o sentirsi poco valorizzati può minare la fiducia in se stessi rendendo più difficile credere di poter fare di meglio altrove.
Non hai idea di quante persone pensino che aver svolto lo stesso lavoro per anni impedisca loro di avere altre opportunità.
Non è così. La strada è sicuramente più tortuosa ma non impossibile!
Come riconoscere i segnali di un lavoro che non ti rappresenta
Se siamo bravissimi ad allontanare le emozioni e a mettere la polvere sotto al tappeto, non possiamo nascondere i disagi che il corpo o la mente ci inviano.
Questi sono tra i segnali più comuni che ho riscontrato durante la mia esperienza e che ti stanno comunicando che qualcosa non va. Se hai già il sentore che il lavoro non ti rappresenti, è importante non sottovalutarli.
Insoddisfazione cronica: ti senti costantemente demotivat* o frustrat* e la passione per il tuo lavoro è svanita da tempo. Diciamo pure che al lavoro ti annoi!
Ambiente tossico: conflitti, mancanza di supporto o un capo poco collaborativo ti fanno sentire isolat* e stressat*.
Senso di inutilità: hai la sensazione di non contribuire realmente a qualcosa di significativo. Inizi a chiederti cosa ci fai lì e se vale la pena restare.
Stress e salute compromessa: i livelli di stress sono così alti da influire sul tuo benessere fisico e mentale. A casa sei nervos* e te la prendi con chiunque.
Se inizi ad avvertire anche solo uno di questi segnali, non lasciare che le cose peggiorino e prendi in mano adesso la tua vita.
Non tutte le aziende corrispondono ai nostri criteri di ricerca e proprio per questo è importante trovare quella che sia allineata ai tuoi valori.
Sai quali sono i tuoi valori? Beh, se la risposta è no, hai trovato da dove partire.
Come affrontare la paura del cambiamento lavorativo
La paura è normale, ma non deve paralizzarti. Come dico sempre, la paura è quell’emozione che evita di farci tuffare in un mare pieno di squali!
Il punto è saperla incanalare nel modo giusto e soprattutto affrontarla perché, se arriva, è perché ti sta comunicando qualcosa.
Riconosci la paura e accetta che avere timore è normale.
Un esercizio per te. Scrivi su un foglio cosa ti spaventa di più e cerca di capire se sono paure realistiche o ingigantite dalla tua mente. Una volta fatto, chiediti:
👉🏻Cosa posso fare per affrontare questa situazione?
👉🏻Che risorse ho?
👉🏻Chi può aiutarmi?
Il passaggio successivo è agire.
Spesso la paura deriva dall’ignoto e per poter affrontare l’ignoto dobbiamo valutare il valutabile e ridurre al minimo i “rischi”. Per questo fare un piano d’azione diventa essenziale!
Questo ti aiuterà a gestire la paura e la sensazione di impossibilità data dal vedere il tuo obiettivo troppo lontano. Fare un piano d’azione ti aiuterà a definire al meglio i passaggi da compiere.
Crea un piano d’azione verso un lavoro che ti rappresenta
Ecco alcune domande utili che possono aiutarti a costruire un piano d’azione efficace:
Analizza i tuoi valori e obiettivi:
✅ Cosa è davvero importante per me?
✅ Quali sono le cose che mi fanno sentire realizzat*?
✅ Quali sono le cose a cui non vorrei mai rinunciare?
✅ Cosa cerco per me stess* e per il mio futuro?
Valuta le opzioni:
✅ Fai una lista delle possibili alternative.
✅ Chiediti se il problema è il tuo ruolo attuale o l’intero settore
✅ Chiediti, rispetto a ciò che desideri, dove ti trovi e cosa ti manca.
✅ Identifica le competenze che devi sviluppare per accedere al lavoro che desideri.
Agisci:
✅ Aggiorna il tuo CV e il profilo LinkedIn.
✅ Inizia a cercare attivamente.
✅ Crea un network di persone che possano aiutarti a realizzare ciò che vuoi.
Il tempo che dedicherai alla ricerca dipende da te. Una volta alla settimana? Tutti i giorni? Due volte la settimana? La cosa importante è che rispetti quel momento senza scuse.
Ed infine pianifica il cambiamento.
Dedica del tempo a esplorare nuove opportunità, fai nuove esperienze, conosci nuove persone o parla con persone che hanno già affrontato un cambiamento simile.
Ricorda che molte persone affrontano le tue stesse difficoltà. Condividere le tue esperienze con altri può aiutarti a sentirti meno isolat* e a trovare nuove prospettive.
Parla con chi ti fidi.
Spesso amici o colleghi possono darti consigli utili o semplicemente ascoltarti (mi raccomando, prendi ciò che è utile per te senza lasciarti influenzare dalle singole esperienze).
Unisciti a comunità di professionisti: gruppi online o associazioni di settore possono offrirti supporto e connessioni preziose.
Considera un career coach: un esperto può aiutarti a definire i tuoi obiettivi e guidarti nel percorso di cambiamento.
Cambiare lavoro non è solo una scelta professionale, ma un atto di amore verso te stess*.
Significa riconoscere il tuo valore, rispettare i tuoi bisogni e credere nel tuo potenziale. Non è un percorso privo di ostacoli, ma ogni passo che fai ti avvicina a una vita in cui ti sentirai appagat*, utile e felice.
Se stai leggendo queste righe, forse è il momento di agire. Non aspettare che sia troppo tardi: inizia oggi a costruire il futuro che meriti.
Un abbraccio,
Fede