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Facciamo un piccolo passo indietro: oggi voglio raccontarti cosa mi ha portato ad intraprendere un percorso di crescita personale.


Come spesso accade durante un viaggio, la strada è stata lunga e tortuosa.

Febbraio 2016. Allora avevo una relazione che durava da oltre 15 anni (sì, esatto 😀. Oggi ho 40 anni e se fai due conti, noterai che è iniziata molto presto 😅) ed il mio compagno di allora, durante un viaggio a Praga, mi dice di non essere più innamorato di me e di voler mettere fine alla nostra storia.

Ricordo quel momento come se fossi ieri, come se stesse succedendo ora, mentre te lo sto raccontando.
La mia prima reazione è stata sorpresa ed incredulità. Non pensavo dicesse sul serio; sarà un’altra delle “solite” discussioni pensai e me lo sta dicendo perché non gli piace qualcosa che ho fatto o ho detto e vuole spaventarmi.

E invece no, era tutto vero. Lo pensava davvero e aspettava il “momento giusto” per dirmelo o, forse, il coraggio di farlo.

In quell’esatto momento ho visto la mia vita sgretolarsi come un castello di sabbia.

Parlavamo di costruirci una famiglia, di avere dei figli, di sposarci e lui mi sta dicendo di voler interrompere tutto questo??!!! No, non è possibile, non ci credo, non ci voglio credere!
Cosa farò adesso? Resterò sola per tutto la vita? Non mi sposerò mai e non avrò mai dei figli? Allora avevo 34 anni e per la società una donna single, senza figli ed un compagno è una fallita!

Quello che accade dopo quel giorno, fu una strada in salita. Era iniziato il mio viaggio dell’eroe.

Rientrati a casa dal nostro viaggio, ho fatto le valigie e me ne sono andata da quella che allora era casa nostra e sono tornata a vivere dai miei genitori.
Non so esattamente da dove arrivasse quella forza o quel momento di lucidità, so solo che mi salvò la vita.
Avevo deciso volontariamente di non essere una vittima della situazione ma di reagire. Non sapevo ancora in che modo né cosa avrei fatto, ma sapevo che restando a vivere in quella casa sarei diventata vittima di me stessa e della situazione.

I miei genitori mi hanno accolta con grande amore e mi hanno supportata nei mesi successivi in cui ho dovuto affrontare situazioni dolorose: vendere la mia casa, scoprire che il mio ex aveva una relazione con una donna che conoscevo bene ed il loro matrimonio dopo soli 6 mesi dalla nostra separazione.
La vita si era decisamente accanita contro di me!

Come spesso accade agli eroi durante il loro viaggio, ho avuto diverse settimane di rifiuto. Continuavo a chiedermi: Perché a me? Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Me lo merito?
Vedevo solo buio, nero, di fronte a me avevo l’ignoto e mi faceva tremendamente paura.

Finché un giorno, dopo settimane di sofferenza e di tristezza, decido di accettare l’avventura, decido ancora una volta di voler affrontare la situazione e di non voler essere una vittima. Non avevo scelta: o riprendermi la mia vita o lasciarmi andare e restare in balia di essa.


Avevo degli amici a me molto vicini allora che sono stati per me dei veri alleati e che mi hanno aiutata, sostenuta e presa anche di petto qualche volta 😉. Li ringrazierò sempre per ciò che hanno fatto, senza di loro la mia ripresa sarebbe stata decisamente più lenta e forse non sarei arrivata dove sono oggi.

Ho iniziato un percorso di psicoterapia in cui ho scavato nel mio passato e mi sono avvicinata alla caverna più profonda. Ho iniziato a praticare il buddismo che mi ha dato una nuova visione di me stessa, della vita e di ciò che ci circonda e ho iniziato a seguire dei percorsi di crescita personale per affrontare i miei demoni e le mie paure.

Quello fu, inaspettatamente, il periodo più bello della mia vita. Avevo scoperto la libertà, il sentirmi viva, la pienezza della vita e la gratitudine. Compresi che quello che mi era successo era stato il dono più grande che la vita potesse farmi e che avevo una chance per costruirmi la vita che volevo.

Capii che anche il mio ex voleva le stesse cose che volevo io, capii che voleva amare ed essere amato nel modo che desiderava e che se fossimo rimasti insieme ci saremmo privati entrambi della felicità che meritavamo.
Fu quella la mia ricompensa e sulla via del ritorno compresi quanto la vita accade per noi e quanto spetti a noi cogliere le opportunità che ci offre.

Lì compresi che il mio scopo nella vita sarebbe stato aiutare gli altri, dare e portare valore nella vita degli altri, diventando coach e acquisendo tutti gli strumenti e le strategie necessarie a questo scopo.

La storia continua ovviamente e, se non mi conosci, sappi che è arrivata una persona molto importante nella mia vita che ha spazzato via ogni dubbio e paura. Ma questa è un’altra storia e te la racconterò in un prossimo articolo.

Oggi ti ho raccontato un pezzo di me perché spero che possa essere di esempio, di sostegno e di speranza se stai affrontando qualcosa di simile o l’hai affrontato e non ne sei ancora uscito*.
Penso che a volte nella vita le cose accadano perché in qualche modo la vita vuole darci una mano, una sorta di spintone senza il quale non avremmo mai il coraggio di fare il primo passo.

Oppure, possiamo decidere noi di farle accadere uscendo dal mondo ordinario e affrontando il richiamo del nostro io interiore che vuole farci vivere l’avventura più bella della nostra vita.

to be continued…….

Raccontami la tua esperienza, sarò felice di leggerti 😁

Join the discussion 2 Comments

  • Luigi ha detto:

    Posso testimoniare che sei stata davvero in gamba e tenace.
    I valori descritti nell’articolo hanno guidato le tue scelte, ed essendo valori solidi hanno generato scelte positive.
    Buona fortuna!

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FEDERICA ROMAGNA

Career Coach, Consulente di carriera e Mental Coach certificata.
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