Ciao {{ contact.NOME }},
come stai? Buon anno 😃
Sei pront* a ricominciare il tran tran quotidiano? Sempre tu non abbia già ripreso…
Io così e così.
Gli scorsi giorni ho pubblicato un post su LinkedIn in cui ho apertamente manifestato la mia assoluta voglia di non fare niente (se ti andasse di leggerlo, lo trovi linkato più sotto nella sezione apposita).
E quando dico “niente” intendo proprio “niente” 😔
Dicembre è stato un mese molto intenso a livello emotivo e ho letteralmente terminato tutte le energie che avevo a disposizione.
Avevo scelto intenzionalmente di ridurre al minimo la mia attività lavorativa per dedicarmi ad alcuni esami e controlli che avevo in programma da tempo.
Non so se sia stata o meno una buona idea vista la fatica della ripresa, sta di fatto che ho deciso di farlo e di assumermi le conseguenze delle mie azioni.
La prossima volta lo farò di nuovo?
Boh, non lo so.
Quello che so è che in quel momento ho deciso così perché sapevo che sarebbe stata la cosa giusta per me.
Decidere a volte è un compito arduo specialmente quando sappiamo che quella decisione potrebbe compromettere la nostra “stabilità”.
Come libera professionista la scelta di ridurre le attività è stata una decisione piuttosto importante.
Non funziona come quando lavori per qualcuno. In quel caso puoi prendere qualche giorno di ferie o di malattia e continuare a percepire ugualmente lo stipendio.
Per un libero professionista non lavorare significa non guadagnare.
Tranquilla {{ contact.NOME }}, da amante della pianificazione avevo valutato la possibilità di prendermi questo periodo di stop 😊
Da un punto di vista economico diciamo dunque che sapevo di poterlo sostenere.
Quello che però non avevo calcolato è stato il lato emotivo con cui avrei affrontato la ripresa.
O meglio, non mi aspettavo avrei avuto questa reazione.
Dove voglio arrivare?
Voglio arrivare al punto che non possiamo controllare tutto e che non basta fare un lavoro che si ama per avere voglia di lavorare.
Io amo il mio lavoro, lo sai.
Ho fatto un’enorme fatica ad arrivare dove sono oggi e ho ancora tantissima strada davanti a me.
Ciò nonostante, ricominciare è stata durissima.
Perché?
Di perché potrebbe essercene più di uno:
👉🏻 perché sono arrivata stanca a seguito di un mese emotivamente intenso
👉🏻 perché in questo mese ho adottato nuove abitudini e cambiarle costa fatica
👉🏻 perché ho dovuto affrontare situazioni sfidanti e non mi sono ancora ripresa
Il punto però non è tanto trovare il perché.
Il perché è utile per migliorarsi, per crescere ma di certo non è utile per cambiare il nostro stato d’animo.
Ha molto più senso chiedersi:
“E ora come faccio ad uscire da questo empasse?”
1️⃣ Accettando come prima cosa la difficoltà e passandoci attraverso
2️⃣ Ripartendo dalle cose che più ci piace fare e piano piano aumentare il ritmo
3️⃣ Avvalendosi della disciplina come strumento per riprendere le “sane” abitudini
4️⃣ Creando pensieri utili nella nostra mente
5️⃣ Riattivando il corpo per carburare energia
Per quanto mi riguarda questo è ciò che sto facendo ogni giorno da una settimana a questa parte.
Spero che possa esserti utile se anche tu, come me, ti trovi in questa situazione.
Sappi che il fatto che sia solo un momento o che diventi una nuova abitudine dipende solo da te.
Combattila e riparti più forte che mai!
Buon inizio di settimana,
Fede
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