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Ciao,
come stai? Buon inizio settimana 😃

La mia è iniziata un po’ sottotono.

Giovedì scorso sono salita a Milano per il funerale della mia nonna.

Aveva 95 anni (tra un paio di mesi ne avrebbe compiuti 96) ed aveva sempre goduto di ottima salute fino ad un paio di settimane fa in cui il suo quadro clinico era peggiorato.

Si è spenta una mattina nel sonno.

Che fortuna” mi dicono le persone a cui lo racconto. 

“È quello che ci auguriamo tutti”.

Vista la frequenza con cui questa parola è stata ripetuta, mi sono interrogata a lungo su cosa sia davvero la fortuna e sono giunta ad una riflessione che vorrei condividere con te.  

Ti è mai capitato di dire o di sentir dire da qualcuno: “lei/lui si che è fortunato. Fa il lavoro che ama e lo pagano pure bene!”

A me non solo è capitato di sentirlo ma ero la prima a dirlo!🙋🏻‍♀️

E sai perché?

Perché ero invidiosa. 

Invidiavo il fatto che lei/lui ce l’avesse fatta e per non ammettere a me stessa di non avercela fatta, attribuivo il suo “successo” alla fortuna.

Peccato che nel successo, per come la vedo io, la fortuna abbia poco a che fare. 

Sì, certo, possiamo ricevere una spintarella da qualcuno che ci dà una mano su come ottenere un colloquio, o essere assunti per passaparola grazie ad un amico, parente o collega ma poi starà a noi dimostrare le nostre capacità.

Lascia da parte per un momento le raccomandazioni. So che in azienda ce ne sono e non voglio di certo negarlo! 

Ma non è questo il punto. 


Slegati da quel concetto e ragiona insieme a me.

Se non ho le capacità per svolgere un determinato lavoro, posso aver avuto tutte le spintarelle del mondo ma risulterò comunque un incapace (nel senso letterale del termine: non essere capace di fare qualcosa).

E a questo punto, cosa me ne faccio della fortuna?

Te lo dico io: un bel niente. 

Per questo la fortuna ha poco a che vedere con il successo (qualunque sia l’accezione che tu voglia dare a questa parola).

Se non hai le competenze, se non ti formi, se non sei disposto a lavorare per ottenere ciò che vuoi, difficilmente riuscirai nel tuo scopo.

Una volta lessi questa frase:

“La fortuna non esiste. È il talento che incontra l’occasione”.

Ed è proprio così.

Crea il tuo talento.

Lavora duro per ciò che vuoi.

E poi creati le occasioni che ti permetterano di cogliere “quella fortuna”.

Pensare che chi realizza i propri sogni o i propri obiettivi sia fortunato, è come dire che Jannik Sinner abbia vinto gli Australian Open perché i suoi genitori gli hanno lasciato la libertà di scegliere.

Certo, questo è stato determinante. Se vogliamo è stata una “spintarella”.

Ma cosa mi dici del suo impegno, sacrificio, dedizione, allenamento e passione?

La fortuna non c’entra nulla. 

È stato il suo talento, costruito giorno per giorno a portarlo a competere (a crearsi l’occasione) e a permettergli di vincere. 

Concentrati dunque su cosa puoi fare con ciò che hai, senza guardare gli altri e lascia stare la fortuna.

E se quello che hai senti non essere abbastanza, lavora duro perché le cose cambino.

La fortuna è una scusa per non fare, per non agire.

Ma l’azione è l’unico strumento che hai per realizzare ciò che vuoi.

Buon inizio di settimana,

Fede


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FEDERICA ROMAGNA

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