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Come si scrive un curriculum efficace? Questa sembra essere diventata la domanda del secolo.

Nell’ultimo decennio – forse anche qualcosa di più – l’attenzione per la stesura del curriculum è decisamente aumentata. Ai tempi dei nostri genitori era uno strumento quasi inesistente; si lavorava grazie al passaparola e alle “conoscenze”. Nella maggior parte dei casi non era nemmeno necessario inviare un cv!

Oggi il mondo del lavoro è completamente cambiato. Non so se sia un bene o un male, il punto è che dobbiamo fare i conti con ciò che abbiamo. Avere un curriculum è diventato un must.

E un must è anche avere un curriculum efficace, che risponda cioè ad una serie di informazioni specifiche e che riesca a mettere in rilievo il valore di chi lo scrive. Il curriculum non è solo un documento che racconta la tua storia professionale e che ti permette di presentarti alle aziende ma è anche espressione di te, di chi sei e per questo va costruito affinché tutto questo emerga.

L’essere umano è unico e irripetibile e per questo motivo la tua esperienza non potrà mai essere uguale a quella di qualcun altro! Il punto è che se ti limiti ad elencare le cose che hai fatto, le tante aziende per cui hai lavorato, chi noterà la tua unicità?

L’unicità nasce dalla consapevolezza del proprio percorso. E come posso esserne consapevole se non mi sono mai interrogat* sulle scelte fatte o su cosa ciascuna di esse mi ha insegnato?

Non si tratta solo di usare il formato adatto, il form più leggibile o i colori migliori (elementi assolutamente fondamentali e di cui ti parlerò nell’articolo) quanto soprattutto di essere in grado di raccontarti esprimendo ciò che ti distingue da tutti gli altri candidati: la tua unicità.

In questo articolo vedremo come rendere il tuo curriculum unico, seguendo le regole base della chiarezza, specificità e semplicità ma soprattutto del valore. Vedremo quali sono le sezioni a cui prestare molta attenzione e cosa scrivervi al loro interno.
Il tutto partendo da dove spesso nessuno parte ovvero da te e da cosa stai cercando.

Il curriculum efficace parte da te

Scrivere un curriculum senza sapere chi sei e cosa vuoi è come voler recitare l’Amleto senza aver imparato le battute. Per quanto nell’immaginario comune il curriculum rappresenti ancora un mero elenco di esperienze professionali, al suo interno c’è molto di più. Ci sei tu.

Nell’articolo “come scelgo il lavoro che fa per me ti spiego perché è importante capire cosa vuoi prima di affrontare una ricerca di lavoro e su quali aspetti focalizzarti per comprenderlo. Si tratta di un primo step, a mio avviso essenziale, senza il quale è inutile procedere. Si tratta di elementi che ti aiuteranno non solo a prendere maggior consapevolezza di te ma soprattutto a stilare un curriculum che abbia una personalità e unicità.

Leggendo i curriculum dei clienti con cui lavoro, spesso rilevo una scarsa sensibilità a valorizzare ciò che sono. Attraverso il percorso di career coaching emerge che ciò che manca è una chiarezza della propria identità professionale e di una direzione futura.

Come puoi pensare di raccontare chi sei se nemmeno tu lo sai davvero?

Una volta indagato cosa vuoi per la tua vita personale e professionale, il passaggio successivo è chiederti: cosa sto cercando? So che può sembrare banale ma è fondamentale per effettuare una ricerca mirata ed evitare delusioni e perdite di tempo. Ecco qualche domanda utile da cui puoi cominciare:

👉🏻 Che tipo di lavoro cerchi?
👉🏻 In quale settore?
👉🏻 Che tipo di contratto?
👉🏻 Con quale RAL?
👉🏻 Sei dispost* a trasferirti?
👉🏻 Sei dispost* a viaggiare e ad essentarti da casa per lunghi periodi?
👉🏻 Ti interessa lo smart working?

Supponiamo che tu sia un* sportiv* e che ti alleni 3 volte a settimana con il tuo gruppo per prepararti ad una competizione importante.
Ricevi una proposta di lavoro che ti tiene lontan* da casa 2 settimane al mese e che ti impegna diverse ore al giorno senza permetterti di trovare tempo per allenarti. Cosa fai? Accetti o non accetti?

Non esiste una risposta univoca a questa domanda, così come non esiste giusto o sbagliato. Tutto dipende da cosa stai cercando. Se stai cercando un lavoro che ti permetta di avere tempo per te, perché quello che cerchi è un equilibrio vita-lavoro, sai che questo lavoro non ti consentirà di averlo.

Puoi dunque decidere di accettare, consapevole che dovrai rinunciare ai tuoi allenamenti e alla competizione a cui tenevi, oppure rifiutare. È una questiona di priorità.

Sì lo so cosa stai pensando. E se non avessi altra scelta? Se dovessi per forza accettare quel lavoro perché in questo momento ne ho bisogno? Beh, allora in quel caso significa che la tua priorità non sarà allenarti bensì la tua sopravvivenza e sarà importante sostenerla.

Potresti pensare di accettare quel lavoro per un periodo e poi cercare altro che sia più compatibile con ciò che desideri. La tua direzione sarà comunque quella di trovare un lavoro che ti permetta di avere tempo per te solo che hai deciso di fare un passaggio intermedio. Dividere un obiettivo in micro-obiettivi è un’ottima strategia per ridurre l’ansia.

Personalizza il tuo curriculum

Ora che hai capito cosa stai cercando, personalizza il curriculum in base al lavoro per cui ti candidi. Non esiste un curriculum universale che vada bene per tutte le posizioni: dovrai adattare il tuo curriculum in modo che rispecchi le esigenze e le aspettative dell’azienda che ti interessa.

Scrivi il tuo curriculum, dagli un taglio e una struttura ma poi adattalo alla posizione. Ecco qualche informazione utile per farlo:

1️⃣ Leggi attentamente la job description: al suo interno ci sono i requisiti richiesti, le responsabilità e le competenze che l’azienda cerca. Cerca di capire quali sono le parole chiave e i termini specifici che caratterizzano il ruolo e il settore. Evidenziali, appuntateli su un foglio.

2️⃣ Adatta il tuo curriculum: modifica il tuo cv in modo che contenga le informazioni più rilevanti e pertinenti per il lavoro a cui ti candidi. Usa le parole chiave e i termini specifici che hai individuato e evidenzia le tue competenze e le tue esperienze più in linea con il ruolo e il settore. Non è necessario riportare tutte le esperienze fatte. Elimina le informazioni superflue o irrilevanti. 
Avrai modo e tempo, se necessario, di raccontarle in sede di colloquio. L’obiettivo del curriculum è quello di catturare l’attenzione.

3️⃣ Aggiungi un tocco di originalità: cerca di rendere il tuo curriculum unico e distintivo. Scegli un design, un colore ed un font che ti rappresentino. Ricordati che anche questi elementi aiuteranno a capire qualcosa di te e della tua personalità. Sceglili con cura. In alcuni casi anche un singolo dettaglio può fare la differenza.

Lo strumento migliore per scrivere un curriculum efficace

Personalmente mi piace e consiglio sempre Canva. Potresti anche pensare di crearlo da te, specialmente se ti stai candidando per una posizione in cui la creatività fa da padrona.
Ecco alcuni dei motivi per cui usare Canva può essere efficace:

✅ è semplice da usare
✅ è adatto ad esprimere qualunque esigenza
✅ la versione gratuita è più che sufficiente per scrivere un cv di tutto rispetto.

Puoi partire da un semplice esempio e costruire il curriculum come meglio preferisci. Consiglio sempre il formato a due colonne perché rende il tutto più leggibile e ordinato. Ricordati sempre che chi si occupa di selezione, ne legge tanti e dare loro una mano non sarebbe male!

Qual è il formato migliore?

Si tratta di un dibattito sempre aperto. Potremmo dire che non esiste un formato migliore di un altro ma ne esistono sicuramente alcuni che, in base all’esperienza, possono mettere in risalto alcune qualità rispetto ad altre.

Vediamo quali sono e come e quando utilizzarli:

✅ Il curriculum cronologico: è il formato più tradizionale e consiste nell’elencare le tue esperienze di lavoro in ordine cronologico, partendo da quella più recente alla meno recente. Potremmo dire che è anche quello più amato dai recruiter perché “facilita loro il lavoro” e gli permette di valutare la storia professionale da un punto di vista di crescita e percorso. 

Non è necessariamente il curriculum che meglio ti rappresenta, soprattutto se pensiamo al mondo del lavoro oggi con carriere non lineari, stop momentanei, ecc… Potresti ad esempio aver deciso di prenderti un periodo di pausa per riflettere su cosa vuoi, su cosa stai cercando o semplicemente su come formarti in un determinato ambito.

✅ Il curriculum funzionale/per competenze: è il formato che si concentra sulle tue competenze e abilità, piuttosto che sulle tue esperienze di lavoro. Questo formato è adatto se:

👉🏻 hai dei buchi nel tuo percorso lavorativo
👉🏻se sei un freelance
👉🏻 se hai cambiato spesso lavoro o settore
👉🏻 se vuoi fare una transizione di carriera. 

L’obiettivo di questo tipo di curriculum è quello di essere meno focalizzato sulle tappe e i singoli passaggi quanto piuttosto avere una visione più generale ed ampia del tuo percorso di carriera. Va raccontato bene e soprattutto vanno riportati dati concreti come ad esempio un progetto a cui hai preso parte e come hai contribuito alla sua crescita, oppure il racconto di come sei arrivato fino a qui, quali passaggi hai fatto.

Come strutturare le sezioni per scrivere un curriculum efficace

Ora che abbiamo posto le basi per la stesura del curriculum, veniamo alle singole sezioni e cosa scrivere al loro interno.
Tieni sempre a mente che dovranno emergere due aspetti: quello professionale e quello personale. Il primo permetterà di valutare cosa sai fare nello specifico e il secondo chi sei come persona.

Sono importanti entrambe allo stesso modo e dovrai curarli in egual misura. Ricordati sempre che la qualità di un candidato è data sì da ciò che sa fare ma anche da chi è. Anzi, spesso e volentieri è quest’ultimo elemento a fare davvero la differenza.

Prima di addentrarci nelle singole sessioni, alcune regole di base.

1️⃣ Il curriculum va scritto per l’azienda che lo leggerà. Questo significa che andrà personalizzato e dovrai adattarlo alle esigenze richieste.
2️⃣ Attenzione agli errori di ortografia, punteggiatura e formattazione.
3️⃣ Non essere troppo proliss*: il Cv è massimo di 2 pagine (io consiglio 1 a dir la verità!).
4️⃣ Evita le frasi fatte, paroloni e frasi motivazionali. Il curriculum sei tu con la tua storia.
5️⃣ Non è necessario dire tutto. Il curriculum dovrà aiutarti ad ottenere il colloquio.
6️⃣ Metti in evidenza i tuoi contatti: e-mail, numero di telefono e profilo LinkedIn. Se hai altri canali, inseriscili pure, sono un valore aggiunto. Il tuo indirizzo di casa non è necessario, è sufficiente inserire la città o la provincia.

Sezione “chi sono”

Veniamo dunque alle sezione di cui è composto il curriculum. Partiamo dal Chi sono.

Si tratta di una delle sezioni più importanti. È la prima che qualunque selezionatore guarda prima di leggere le tue esperienze. È la sezione in cui, in poche righe, dovrai essere brav* a dire qualcosa di te che possa attirare l’attenzione. E non sto parlando di frasi motivazionali o ad effetto, ma di qualcosa che ti rappresenti come persona e professionista.

È importante riuscire a raccontarsi in maniera semplice, chiara e soprattutto veritiera, cercando di catturare l’attenzione del pubblico attraverso uno storytelling ben pensato.

Ecco qualche suggerimento su come puoi costruirlo:
👉🏻 Che ruolo hai e qual è la tua esperienza
👉🏻 Cosa sai fare (quali sono le tue competenze)
👉🏻 Qual è il tuo scopo, perché l’azienda dovrebbe sceglierti.

Hai poche righe, massimo 10. Non devi fare un monologo. Vai al punto e permetti all’altra persona di conoscerti al di là delle tue competenze tecniche.

Sezione “Hobby, passioni e progetti”

Questa sezione contribuisce a dare un taglio personale al curriculum. Perché una persona dovrebbe prestare così tanta attenzione a quali sono gli hobby e le passioni? Per esempio perché sapere cosa fai nel tempo libero mi dice molto di te.

Se ti piace correre ad esempio e lo fai con regolarità, posso immaginare (immaginare eh!) che tu sia una persona focalizzata e orientata all’obiettivo.
Se fai un gioco di squadra come basket, pallavolo o simili, posso immaginare che tu sia consapevole dell’importanza dei compagni e di quanto la collaborazione sia essenziale per andare lontano.

Una delle più grandi obiezioni che a volte mi viene mossa é: “e se non ho hobby?”

Beh, non ci credo! Se non li hai è solo perché è troppo tempo che non li coltivi e non ti ricordi nemmeno più che cosa significhi oppure magari pensi che leggere o guardare film non lo siano!
Ecco, in questo caso ti consiglio di aggiungere qualcosa in più. Se ti piace leggere, cosa ti piace esattamente e perché? Ricordati che sono i dettagli a fare la differenza e per avere un curriculum efficace devi fare la differenza.

Infine, pensa a se hai qualche progetto che ti piacerebbe raccontare. Magari stai seguendo un’attività parallela, hai creato qualcosa di tuo da sol* o con un amico. La finalità è sempre la stessa: farti conoscere al di fuori dell’ambito professionale.

Sezione “esperienze professionali”

Questa è sicuramente la sezione più corposa e allo stesso tempo la più difficile da scrivere. Non basta riportare in modalità elenco i task e le attività svolte. Sì certo, sono importanti, ma cosa ti differenzia da un altro candidato che ha svolto il tuo stesso ruolo e che si candida insieme a te per quella posizione?
Non di certo le mansioni svolte!

Ed ecco che qui entrano in gioco le tante amate competenze trasferibili ovvero quelle competenze che vanno al di là dell’aspetto tecnico. Si tratta di attitudini, abilità che ti rappresentano come persona oltre che come professionista. Le hai acquisite non solo lavorando ma anche nel privato e sono trasferibili da un lavoro ad un altro. Come ad esempio: la capacità comunicativa e organizzativa, la flessibilità, il problem solving, ecc…

👀 Attenzione: non basta scriverle in modalità elenco. Sono bravi tutti a farlo! La difficoltà sta nel contestualizzare, nel descrivere come le hai acquisite e soprattutto come le hai applicate nel tuo lavoro.

Ecco un esempio di come strutturare la singola esperienza:

👉🏻 Scrivi le attività principali che hai svolto e specifica i tuoi task giornalieri (va bene a punti)
👉🏻 Scrivi i risultati ottenuti, gli obiettivi raggiunti, i progetti realizzati (se li hai ovviamente). Se ad esempio ti sei occupat* di vendita, evidenzia i risultati ottenuti, il fatturato, i clienti acquisiti. Si tratta di dati importanti alla fine della valutazione.
👉🏻 Aggiungi cosa ha imparato evidenziando le competenze trasferibili che hai utilizzato.

Ancora una volta sarà sì importante l’esperienza ma lo sarà ancora di più conoscere come ci sei arrivat*.

Sezione “formazione”

La sezione formazione si distingue da quella dei corsi e dalle certificazioni. Con formazione si intende principalmente la formazione accademica come la scuola e l’università.
Se sei agli inizi della tua carriera professionale e hai poca esperienza, dai maggior peso a questa sezione e posizionala prima delle esperienze professionali. Inserisci anche la tua tesi di laurea se questo può essere affine alla posizione per cui ti candidi.

Se invece hai già una carriera avviata, mettila pure in fondo. Avranno maggior rilievo le esperienze fatte.

Sezione corsi e certificazioni

In questa sezione vanno inseriti i corsi svolti oltre al percorso di studi “classico”. Questo perché potrebbe essere che la posizione per cui ti candidi non sia in linea con gli studi fatti ma magari hai frequentato corsi e ottenuto certificazioni in materie affini al ruolo per cui ti stai proponendo.

Sezione competenze linguistiche

Inserisci le lingue che conosci. Se ti candidi per un’azienda italiana e sei italian*, è inutile inserire “italiano madrelingua”. Accanto a ciascuna lingua, inserisci il livello utilizzando i livelli universali così che siano facilmente riconoscibili come: A1, B2, C1.

Sezione competenze informatiche

Inserisci le competenze informatiche nei termini di software conosciuti, programmi, ecc. Ti consiglio di mettere in evidenza, se li conosci, quelli richiesti dall’azienda ed elencati nella job description. Sono sicuramente un valore aggiunto.

Conclusioni

Come vedi la stesura del curriculum deve tenere conto di tanti elementi, primo fra tutti la tua storia. È importante curare la parte personale oltre che quella professionale e far emergere i tratti distintivi e che, a parità di competenze tra candidati, potranno fare la differenza.

Parti da te, dal tuo percorso professionale e scopri cosa ti ha condotto lì. Analizza poi le singole esperienze e tira fuori gli insegnamenti e le qualità che sei stat* capace di mettere in campo e che ti hanno permesso di acquisire competenze.
Solo dopo pensa a cosa scrivere nel curriculum.

Se seguirai questi semplici passaggi, scrivere il tuo curriculum sarà decisamente più semplice. E ricorda: non c’è solo cosa sai fare ma soprattutto chi sei.

Un abbraccio,
Fede

FEDERICA ROMAGNA

Career Coach, Consulente di carriera e Mental Coach certificata.
© 2023
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