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Ciao,
come stai? Buon inizio settimana 😃

Oggi voglio iniziare con una domanda:

Quando pensi al tuo lavoro, quali parole ti vengono in mente?

Se qualcuno mi avesse posto questa domanda qualche anno fa avrei risposto così:

👉🏻 fatica

👉🏻 noia

👉🏻 frustrazione 

👉🏻 stress

👉🏻 ansia

Cavolo, rileggendole resto ancora impressionata. Nonostante abbia superato tutto questo, mi fa ancora effetto vedere quanto il lavoro che svolgevo mi rendesse così infelice ed insoddisfatta.

Ricordo che presi carta e penna e decisi di mettere nero su bianco cosa provavo

Scrivere aiuta tantissimo a focalizzare, a fare chiarezza e soprattutto, se fatto in modo del tutto inconscio, a concretizzare i pensieri, in un certo qual modo a renderli reali.

Oggi è tutto diverso. Se fino a qualche tempo fa pensavo di non avere via d’uscita e che avrei svolto per tutta la vita un lavoro che non mi avrebbe resa soddisfatta, oggi penso che essere felici al lavoro sia possibile.

Secondo te {{ contact.NOME }} è possibile?

Io penso che lo sia davvero ma ad una condizione: fare i conti con le proprie emozioni e i propri desideri e accettarne le conseguenze.

Riscontro tanta incoerenza nelle persone; all’apparenza si mostrano perfette, soddisfatte e felici del proprio lavoro ma alla prima occasione si lamentano del collega, del clima, del capo.

Che senso ha? Come si può vivere una vita così? 

Con questo non ti sto dicendo di licenziarti, di mollare tutto e, come ho sentito dire banalizzando il concetto, aprire un chiringuito sulla spiaggia (con tutto il rispetto per chi lo vuole fare davvero o l’ha fatto 😃). 

Dico che prendere consapevolezza di come stiamo vivendo il nostro lavoro è un ottimo punto di partenza per mettere a terra un piano che ci aiuti a risolvere la situazione.

Qualche riflessione:

1️⃣ Inizia rispondendo alla domanda che ti ho posto sopra e dai un nome alle tue emozioni. Credimi, sarà liberatorio. Se ciò che emerge è simile a quello che provavo io, beh, direi che è arrivato il momento di fare qualcosa!

2️⃣ Impegnati a trovare il tuo “perché”. Se il perché è troppo in questo momento, impegnati a capire cosa ti piace e come vorresti vivere il tuo lavoro.

⚠️ Disclaimer importante: questa ricerca può richiedere tempo, soprattutto se non ti sei mai post* la domanda prima d’ora o fino ad oggi hai sempre vissuto accontentandoti di quello che hai. 

Esplora, fai nuove esperienze, esci dalla tua routine, lasciati trasportare e contaminare. Potresti scoprire di voler fare altro così come di amare quello che fai ma di aver bisogno di evolvere, di sentirti più valorizzat* lì dove sei.

3️⃣ A questo punto chiediti: cosa posso fare per cambiare le cose? 

Il terzo punto è fondamentale. La maggior parte delle persone che conosco si fermano proprio qui, esattamente nel momento più importante, quello che richiede la messa a terra, l’azione.

Agire costa fatica, impegno ma personalmente non conosco nessun altro modo per realizzare i nostri sogni e i nostri obiettivi.

Per diri che è possibile, oggi quando penso al mio lavoro mi vengono in mente queste parole:

✅ soddisfazione

✅ passione

✅ aiuto (nel senso di contributo agli altri)

✅ impegno


🪶 Dal mio profilo LinkedIn

Cosa deve succedere perché cambi lavoro? Leggi il post

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🎬 Dal canale Youtube


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Come diventare freelance un passo alla volta | #Dimitters – Guarda il video 

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🖋 Dal blog

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Ci vediamo-sentiamo-leggiamo tra 14 giorni.

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Career Coach, Consulente di carriera e Mental Coach certificata.
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