Ciao,
come stai? Buon inizio settima 😁
Quelli scorsi sono stati per me giorni davvero tosti!
Sono rimasta chiusa in casa con il Covid per 15 giorni e oltre a lavorare (nei giorni in cui non ero completamente tramortita per farlo) ho avuto modo di pensare molto.
Ho avuto modo di pensare a come fosse possibile che abbia contratto il Covid in casa mia (è stato l’idraulico che è venuto a montarci il condizionatore, mannaggia a lui 😡), a quanto sia frustrante dover stare obbligatoriamente a casa senza poter uscire, a quanto mi sia sentita inerme di fronte a questa situazione e a quanto questo virus stia condizionando la nostra vita.
Se ci hai fatto caso, quelli che ti ho elencato sono tutti pensieri “leciti” ma davvero poco utili!
Perché poco utili? Perché una volta che li ho avuti, che cosa ho risolto? Un bel niente di verrebbe da dire. Mi sono depressa a sufficienza, mi sono anche un po’ compatita ma senza aver comunque potuto cambiare la situazione.
Ecco, questo è quello che spesso accade quando non siamo padroni della nostra mente e dei nostri pensieri.
Li lasciamo andare senza controllo e soprattutto lasciamo che influenzino a tal punto il nostro stato d’animo da abbatterci e farci sentire ancora peggio di prima.
Quando lavoravo in azienda mi capitava spesso di sentirmi così, in balia dei miei pensieri.
Vedevo gli altri crescere, avanzare professionalmente, ricevere complimenti mentre io ero sempre ferma lì, allo stesso punto dell’anno precedente, con più frustrazione e rabbia di non riuscire ad uscire da quella situazione.
Mi ero convinta di avere meno valore degli altri, di avere meno competenze degli altri e per questo di meritarmi il posto in cui fossi.
I miei pensieri mi stavano giocando un brutto scherzo: stavo lasciando che condizionassero non solo il mio stato d’animo (ero spesso frustrata, arrabbiata con il mondo e anche piuttosto antipatica!) ma anche le mie azioni.
Se penso di non avere abbastanza capacità, che senso ha che mi metta in prima fila per proporre un’iniziativa o per realizzare un progetto o qualunque altra cosa?
Così il mio atteggiamento mi ha portato a diventare sempre più trasparente, non solo agli occhi degli altri, ma soprattutto ai miei!
Si tratta di un meccanismo davvero pericoloso ed è bene uscirne quanto prima.
Ma come si fa?
Ecco alcuni pratici consigli:
👉🏻 Prendi consapevolezza di ciò che sta succedendo.
Niente panico, anzi, datti una bella pacca sulla spalla per aver riconosciuto il problema. Questo è il primo passo per affrontarlo.
👉🏻 Ogni volta che sta arrivando il pensiero: “non sono capace, non sono abbastanza brav* per farlo o per propormi”, zittisci quella vocina interiore. Mandala a fxxxxo se serve! Crea un bel dialogo anziché un monologo.
Rispondi a quella vocina come se avessi una persona davanti a te. Pensa a quello che le diresti se ci fosse qualcuno in carne ed ossa e fallo!
👉🏻 Cerca delle prove concrete di ciò che sai fare.
Se non riesci a farlo da sol*, chiedi a qualcuno di aiutarti. Chiedi ad un tuo collega di dirti ciò che lui/lei pensa tu sia brav*, chiedigli di aiutarti a capire quali sono le tue abilità.
👉🏻 Riconoscile e accettale. Spesso non vogliamo vedere ciò che gli altri ci dicono perché pensiamo che ce lo dicano solo per farci piacere, per assecondarci. Certo, può capitare che accada ed è per questo che è importante rivolgersi a persone fidate e che ti dicano la verità.
👉🏻 Agisci in piccolo. Inizia a mettere in campo delle piccole azioni che ti diano conferma delle tue abilità. Ricorda, sei tu a metterle in dubbio, non gli altri e la prova serve a te stess*!
Non servono cose strabilianti, potrebbe essere dare un consiglio ad un collega, dare una mano a risolvere un problema, dire la tua durante una riunione, ecc.
👉🏻 Moltiplica le tue azioni. Ora che sai di poterlo fare, moltiplica le tue azioni, fai in modo che quei comportamenti diventino abitudini e che le persone inizino a riconoscerti per questo.
👉🏻 Sii fier*. Apprezza la persona che sei e vivi ogni giorno per diventare la versione migliore di te stess*. Continua, non fermarti.
Sei l’unica persona responsabile della tua vita e l’unica la cui opinione conti davvero.
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