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Ciao,
come stai? Buon inizio settimana 😃

Lavorare su se stessi è una decisione tutt’altro che semplice. 

Qualche settimana fa mi ha contattata una ragazza per avere qualche informazione in più sui miei percorsi di career coaching. 

Ci accordiamo per un incontro on line preliminare e appena si collega e la vedo, avverto subito una strana sensazione. 

Era lì, di fronte a me, con le cuffiette del cellulare nelle orecchie, seduta in un angolo di un bar che continuava a guardarsi attorno per non farsi sentire.

Era chiaramente a disagio. 

Così le chiedo se si trova in un luogo idoneo per chiacchierare e la sua risposta é: “Non proprio, ma non sono riuscita a trovare di meglio. Se mi senti piano è perché qui hanno tutti le orecchie lunghe”.

La mia sensazione è stata confermata dalle sue parole: l’ambiente che aveva scelto per la nostra chiacchierata la faceva sentire a disagio.

È inutile che vi dica le difficoltà che ho avuto durante quell’incontro! In alcuni momenti è stato davvero complicato sentirla 🤦‍♀️

Perché ti ho raccontato questa storia {{ contact.NOME }}?

Per due motivi:

✅ L’ambiente influenza i nostri comportamenti 

✅ La scelta dell’ambiente è una nostra responsabilità

Vediamo più nel dettaglio cosa intendo.

L’ambiente è alla base delle nostre esperienze

Pensaci, ogni esperienza avviene in un contesto temporale e spaziale; l’ambiente dunque contiene delle condizioni esterne che possono influenzare una persona. 

Pensa ad un ambiente tossico al lavoro, ai colleghi che si lamentano continuamente, ai capi che denigrano invece di valorizzare le proprie risorse.

Quali pensi potranno essere le azioni che una persona calata in questo ambiente potrà compiere? 

Sicuramente non funzionali al proprio benessere e alla propria realizzazione.

Tornando all’esempio della mia cliente (sì, poi lo è diventata 😃), il bar era pieno di persone e questo comportava, affinché potessi sentirla, che lei alzasse la voce, cosa che non voleva fare perché temeva la sentissero. 

Non voleva che nessuna ascoltasse quello che aveva da dirmi, non voleva che le persone in ascolto potessero giudicarla (cosa che mi disse in seguito) o che si facessero un’idea di lei.

Quel bar ha influenzato il suo comportamento? Assolutamente sì!

Ha limitato le sue capacità espressive, la sua emotività, il suo racconto.

L’ambiente può essere un grandissimo alleato così come il nostro peggior nemico e sta a noi scegliere come vogliamo che sia.

Ed ecco che arriviamo al secondo punto.

Noi siamo responsabili della scelta dell’ambiente in cui ci troviamo.

So già quale sarà la tua prima obiezione a questa riflessione.

Come faccio a scegliere il mio ambiente di lavoro? 

I colleghi me li trovo, il capo anche. Magari avessi questa possibilità!

Guardiamo le cose da un’altra prospettiva, ti va?

Sono d’accordo che non sempre sia possibile (dico non sempre perché se lavori come libero professionista hai la possibilità di scegliere le persone con cui vuoi lavorare) ma sono fermamente convinta di due cose: 

👉🏻 che tu possa scegliere la quantità di tempo che vuoi passare con queste persone 

👉🏻 che tu possa influenzare il tuo ambiente con i tuoi comportamenti 

Lavori con colleghi che si lamentano, che hanno sempre un motivo per denigrare il lavoro degli altri?

Che ne dici di farglielo presente, in modo educato ovviamente, dicendo loro che in tua presenza preferiresti evitassero questi argomenti?

Ti odieranno? Può darsi. Parleranno male di te? Può darsi. 

Ma una cosa è certa: avrai avuto il coraggio di fare qualcosa che in poche persone fanno, difendere il tuo benessere.

O magari apprezzeranno la tua schiettezza e ti ascolteranno, non puoi saperlo finché non provi, sei d’accordo?

Vorresti che il tuo capo desse più valore al tuo lavoro? Parlagli, diglielo, fagli sapere come ti senti!

Le decisioni sono esattamente questo: prendere posizione e ogni presa di posizione comporta una conseguenza che si spera, sia finalizzata al proprio benessere.

Se ci pensi, la mia cliente avrebbe potuto scegliere un parco, un bar più silenzioso, una strada non trafficata.

Quello era il posto più comodo? Il più vicino?

Non lo so, l’unica cosa che so è che ha scelto quello e che ne ha limitato i comportamenti.


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Buon inizio settimana,

Fede

FEDERICA ROMAGNA

Career Coach, Consulente di carriera e Mental Coach certificata.
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