Ciao,
come stai? Buon inizio settimana 😁
Oggi ho una domanda per te: ti capita mai di provare invidia per qualcuno*? Se sì, come gestisci questo sentimento?
Se ti va di dirmi la tua, rispondi a questa mail o scrivimi un messaggio attraverso i canali social. Sarò davvero felicissima di leggerti!
In attesa della tua risposta (sono fiduciosa che arrivi 😊), ti dico cosa faccio io. Perché sì, capita anche a me a volte di provare questo sentimento.
Innanzitutto capiamo che cos’è e perché la proviamo.
Come sempre, chiediamo aiuto al nostro amico Treccani. Ecco cosa ci dice:
Sentimento spiacevole che si prova per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé, accompagnato spesso da avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità.
Sentimento spiacevole.
Beh, niente di più vero direi. Chi di noi può dire di provare felicemente invidia? Mi sentirei di dire nessuno.
Si tratta dunque di qualcosa che proviamo ma che preferiremmo non provare perché in fondo non ci fa stare bene con noi stessi.
Per un bene o una qualità altrui che si vorrebbero per sé.
Qui la storia si fa parecchio interessante 🤔
Proviamo invidia quando qualcuno ha qualcosa che noi stessi vorremmo, che si tratti di un bene materiale o “immateriale”, come un’abilità ad esempio.
Questa settimana ho visto la docuserie su Netflix di Gianluca Vacchi, imprenditore miliardariocon un seguito piuttosto importante sui social.
Non conoscevo né lui né la sua storia e ammetto che, da quel poco che ho visto di lui sui social, avevo un’opinione piuttosto distorta.
Questo accade perché spesso ci limitiamo ad osservare solo il lato esteriore delle persone, un po’ perché è quello che le persone a volte decidono di mostrarci di loro (Vacchi dice: “le stories non raccontano sempre tutta la storia” e penso non ci sia niente di più vero) e un po’ perché siamo noi a limitarci ad osservare quell’aspetto.
Diciamoci la verità: chi di noi non vorrebbe essere miliardario, avere case di proprietà, ville da urlo, barche stellari, macchine di lusso e…..?
Il punto non è tanto provare invidia per chi ha tutto questo, quanto pensare che tutto questo sia sempre frutto della fortuna, dell’eredità proveniente da qualcuno e non ammettere che ciò che quella persona si è creata è invece frutto di impegno, lavoro, determinazione, costanza e sacrificio.
Ok, non è sempre così, lo so. Ci sono casi, rari per fortuna, in cui tutto questo non c’è.
E allora prendiamo un altro esempio.
Ti è mai capitato di provare invidia per il fisico di un tuo amico o di una tua amica e pensare: “che fisico che ha! Va ben ma lei/lui sì che è fortunat*…la sua famiglia è tutta magra ed è questione di genetica!”
Quando in realtà quella persona si allena tutti i giorni, segue un regime alimentare ferreo e fa tantissimi sacrifici per avere quel fisico!
Dove voglio arrivare?
Voglio arrivare a dirti che se continuerai a provare invidia senza fare niente, senza impegnarti per cambiare le cose, continuerai a provare invidia tutta la vita e con il tempo diventerai sempre più rabbios* e frustrat*.
Piuttosto che trovare scuse, chiediti:
👉 Come ha fatto quella persona ad avere quello che ha?
👉 Come ha fatto quella persona a raggiungere quel successo?
👉 Come ha fatto quella persona ad ottenere quell’incarico?
👉 Come ha fatto quella persona ad avere quel fisico?
Deresponsabilizzarci e dare i meriti dei successi altrui alla fortuna è la ricetta perfetta se vogliamo essere infelici e insoddisfatti tutta la vita.
Ed ecco che arriviamo alla parte finale del significato di invidia:
avversione e rancore per colui che invece possiede tale bene o qualità.
Che ne dici di ammettere le abilità dell’altro se ci sono, invece di negarle?
Non c’è nulla di male nel dire: “brav*, sei stato davvero brav* a fare quello che hai fatto. Ti faccio i miei complimenti”.
Congratularsi con l’altro per i suoi successi diminuirà il tuo rancore nei suoi confronti e ti aiuterà ad affrontare questo sentimento.
Si tratta di umiltà e consapevolezza dei propri limiti perché ricorda: solo conoscendo i nostri limiti possiamo davvero pensare di poterli superare.
L’invidia è un sentimento poco funzionale se lasciato covare ma è estremamente funzionale se lo usiamo come leva per elevarci e cambiare le cose.
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